Seminario

2/16 - Relazione Seminario di I LIVELLO EiMTech – Netzsch: Principali proprietà dei polimeri termoplastici e prove di laboratorio per la loro determinazione

All’interno della formazione di Febbraio, EiMTech ha dedicato spazio all’area dei materiali con il Seminario organizzato e gestito in collaborazione con l’azienda NETZSCH.

26/02/2016 - Via Brecce bianche 12, 60131 Ancona (AN)


Il 26 Febbraio presso le Aule della Presidenza della Facoltà di Ingegneria di Ancona, ha preso vita il Seminario di I Livello sulle Principali Proprietà dei Polimeri Termoplastici e Prove di Laboratorio organizzato da EiMTech.

Ad inaugurare i lavori è stato il Sig. Simonelli, responsabile commerciale Arburg per il centro Italia e co-ideatore del progetto, che ha presentato all’aula i risultati del progetto EiMTech (nato dalla collaborazione tra Arburg ed Università Politecnica delle Marche) di questo primo anno di lavoro e le nuove attività che stanno nascendo all’interno del progetto.


Aula che era composta da importanti gruppi e aziende del centro Italia, alcune oramai dalla consolidata presenza alla formazione, altre invece alla prima partecipazione, per un totale di 25 partecipanti suddivisi tra le varie imprese.

Durante la presentazione del progetto, oltre ai risultati conseguiti e alle attività espletate, le parole di Simonelli si sono soffermate sull’importanza di creazione di valore aggiunto, che prima di tutto deve scaturire dalla formazione e dalla conseguente crescita del fattore umano all’interno dell’azienda.

L’obbiettivo del seminario è stato quello di illustrare le principali applicazioni di metal replacement, mostrando i settori in cui la plastica sta sostituendo l’acciaio, grazie proprio ai polimeri ad elevate prestazioni.

In seguito alla presentazione iniziale si è entrati nel vivo del seminario, che come accennato all’inizio, questa volta ha interessato l’area dei materiali e più in particolare la qualità in “incoming”. Qualità che, come ribadito dal Sig. Simonelli, è diventata oramai un elemento imprescindibile per la crescita e di conseguenza per il futuro di un’azienda.

La parola è passata quindi all’Ing. Natalini, Ricercatore della Facoltà di Ingegneria oltre che co-ideatore del progetto insieme al Sig. Simonelli, che ha guidato i partecipanti attraverso una panoramica delle proprietà dei polimeri termoplastici, concentrandosi in particolare sulle seguenti tre macro-aree: proprietà reologiche, proprietà termiche e proprietà meccaniche, con particolare riferimento alle prove di laboratorio previste per la loro determinazione.


Per quanto riguarda il laboratorio, all’interno del Seminario sono stati riportati alcuni esempi pratici di come EiMTech sia già attivo nell’offrire un’servizio di supporto gratuito alle aziende aderenti al progetto, per quanto riguarda lo studio e l’analisi dei materiali termoplastici. Attività che ha portato già ottimi risultati, riuscendo a risolvere in diversi casi problematiche evidenziate dalle aziende. Tutto questo sia grazie all’elevato gradi di professionalità garantito dalle strumentazioni di laboratorio fornito dal SIMAU (Dipartimento di Scienze ed ingegneria della materia) sia dall’impegno e serietà degli Ingegneri, Ricercatori e Studenti impegnati nel progetto.

Tornando al Seminario, di seguito mettiamo in evidenza brevemente quali sono stati i temi affrontati e le prove presentate:

Proprietà reologiche. Per quanto riguarda questa area sono stati illustrati i principi di base della reologia dei fluidi non newtoniani, con particolare riferimento ai casi del reometro capillare e del Melt index, strumento base per il controllo in accettazione dei polimeri termoplastici. Proprio in merito al Melt index, l’Ing. Natalini ha illustrato le modalità di test ed ha spiegato il significato dei risultati ottenibili dalla prova stessa, con esempi di applicazioni pratiche al mondo dello stampaggio ad iniezione e illustrazione di casi studio e tecniche di indagine su particolari difettosi.


Proprietà termiche. In questa sezione sono rientrate le tecniche DSC (calorimetria a scansione differenziale) per la determinazione delle temperature di transizione vetrosa e di fusione, oltre ad una breve panoramica sulla spettoscopia IR, e alle prove Vicat e HDT, con particolare riferimento alla lettura ed interpretazione dei dati di alcuni datasheet.
In questa fase, l’ing. Natalini è stato coadiuvato dalla Netzsch (Azienda produttrice di strumenti di analisi e laboratorio) nella illustrazione della Tecnica DSC.

Nello specifico la Dott.ssa Baldini (Area Manager e Application Specialist NETZSCH), ha spiegato ai seminaristi i principi di base della tecnica ed i risultati ottenibili dalla prova.


In questo caso è stato presentato un doveroso approfondimento sulle normative di riferimento per la determinazione del punto di fusione e di transizione vetrosa per cui questa tecnica viene utilizzata, e le differenti modalità di esecuzione della prova, con particolare attenzione alla doppia sequenza di cicli termici necessari per l’eliminazione della storia termica del materiale e di eventuali segnali di disturbo da essa derivanti.

Inoltre, sono state fornite importanti informazioni per la lettura dei risultati, non soltanto nella fase di riscaldamento del polimero (previsto dalla norma), ma anche nella fase di raffreddamento dove i fenomeni di cristallizzazione possono pesantemente influenzare la qualità e le proprietà meccaniche del prodotto finito.
Tutto questa parte è stata un’anticipazione di quanto poi sarebbe stato approfondito durante il pomeriggio nel Corso Di II Livello sull’Analisi Termica per Polimeri .


Proprietà meccaniche. L’attenzione si è poi incentrata sulle proprietà meccaniche dei polimeri, con particolare enfasi al comportamento viscoelastico dei materiali polimerici. Sono inoltre state illustrate le metodologie di test di trazione, compressione, flessione fatica e creep.


Il seminario si è concluso con l’intervento del Sig. Rebecchi, (Responsabile Netzsch-Italia per la divisione strumentazione ed analisi) che ha focalizzato l’attenzione su un punto in particolare: l’importanza di possedere una conoscenza approfondita del materiale che viene utilizzato in azienda per lo sviluppo dei propri prodotti, facendo accrescere in questo senso la cultura aziendale. Concetto fondamentale che in Italia è ancora poco sviluppato rispetto ad altri paesi Europei. Uno degli obbiettivi del progetto EiMTech risiede proprio nel fatto di riuscire a trasmettere questa concezione e mentalità alle aziende che vogliono continuare a crescere e ad innovare, partendo dalla formazione del capitale umano.