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Il progetto EiM Tech “EASY INJECTION MOULDING” FOR INDUSTRY, CENTRO PER LO STUDIO, SVILUPPO ED OTTIMIZZAZIONE DELLE APPLICAZIONI DI INJECTION MOULDING PER IL CENTRO ITALIA, nasce e si sviluppa grazie alla collaborazione di due eccellenze nel mondo dell’ingegneria e dello stampaggio ad iniezione delle materie plastiche: l’Università Politecnica delle Marche, in particolare il Gruppo di Costruzione di Macchine del DIISM (Dip.to di Ingegneria Industriale e Scienze Matematiche), ed Arburg. Lo scopo del progetto, elaborato dall'Ing. Massimo Natalini per l'Università Politecnica delle Marche e dal Sig. Antonio Simonelli, Rappresentante della Arburg per il centro Italia, è la creazione di un centro di elevato profilo tecnologico e di innovazione che funge da supporto allo sviluppo di nuovi prodotti realizzati mediante stampaggio ad iniezione per la rete di aziende del centro Italia.

Effetti del Covid-19 sulle imprese


Indagine di Confindustria mette in luce le prime ripercussioni dell’epidemia su fatturato e occupazione del sistema industriale italiano.


lavoroPer sondare effetti e ricadute dell’emergenza coronavirus (Covid-19) sulle aziende italiane, Confindustria ha condotto qualche giorno fa (prima dell’allargamento della zona arancione alla Lombardia e ad altre 14 province) una indagine online  per sentire la voce delle imprese italiane, associate e non.

Al questionario hanno riposto oltre 4.000 aziende,  consolidate in 3.171 dopo la pulizia dei dati. Come sottolinea la stessa Confindustria, il clima emergenziale può aver influito sulla composizione del campione che - quindi - "non può considerarsi statisticamente rappresentativo della popolazione di imprese italiane, ma altamente indicativo di come venga percepita l’emergenza stessa su scala territoriale e settoriale”.

Fatta questa doverosa premessa, passiamo ai risultati del sondaggio: il 65% dei rispondenti ha registrato impatti sulla propria attività a causa della diffusione del Covid-19 in Italia, con un impatto superiore alla media in Lombardia e Veneto, dove si è attestata intorno al 70%. Nel settore manifatturiero, il 60% delle imprese intervistate indica effetti negativi, con problemi più evidenti per il settore dell’abbigliamento e della lavorazione dei pellami, della chimica e dell’elettronica. 

La diffusione del Covid-19 in Italia sta impattando negativamente sul fatturato delle aziende, come indica il 27% dei rispondenti, mentre solo il 6% segnala effetti legati al danno degli input produttivi, anche se quasi il 20% dei rispondenti ha sperimentato problemi di entrambi i tipi. 

Per quanto riguarda l’entità della perdita di fatturato, il 35% delle imprese ammette di non ha subito danni, circa il 25% ritiene di avere subito impatti trascurabili o gestibili attraverso piccoli aggiustamenti del piano aziendale, mentre il 17% segnala danni significativi, che implicheranno la riorganizzazione del piano aziendale.

Un 10% circa delle imprese teme di non poter raggiungere gli obiettivi per l’anno in corso, se non addirittura di dover ricorrere a ridimensionamenti della struttura aziendale. Data l’elevata incertezza, molte imprese non si sentono ancora in grado di quantificare i danni. Il 5% dei rispondenti dichiara di aver dovuto già ricorrere all’uso della cassa integrazione ordinaria a seguito della diffusione del Covid-19. 

Infine, dall’indagine condotta emerge inoltre che il 24% dei rispondenti ha subito danni a causa della mancata partecipazione o cancellazione di fiere ed eventi promozionali.

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