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Il progetto EiM Tech “EASY INJECTION MOULDING” FOR INDUSTRY, CENTRO PER LO STUDIO, SVILUPPO ED OTTIMIZZAZIONE DELLE APPLICAZIONI DI INJECTION MOULDING PER IL CENTRO ITALIA, nasce e si sviluppa grazie alla collaborazione di due eccellenze nel mondo dell’ingegneria e dello stampaggio ad iniezione delle materie plastiche: l’Università Politecnica delle Marche, in particolare il Gruppo di Costruzione di Macchine del DIISM (Dip.to di Ingegneria Industriale e Scienze Matematiche), ed Arburg. Lo scopo del progetto, elaborato dall'Ing. Massimo Natalini per l'Università Politecnica delle Marche e dal Sig. Antonio Simonelli, Rappresentante della Arburg per il centro Italia, è la creazione di un centro di elevato profilo tecnologico e di innovazione che funge da supporto allo sviluppo di nuovi prodotti realizzati mediante stampaggio ad iniezione per la rete di aziende del centro Italia.

Anche Apple guarda al riciclo


Non sempre si vedono, ma alcuni componenti dei computer Apple sono prodotti con plastica riciclata o biobased.

13 novembre 2018 14:27

apple imacNell’ultimo rapporto ambientale pubblicato da Apple si nota un crescente impegno del gruppo high-tech statunitense verso l’uso sostenibile delle risorse, che parte dall’utilizzo di energie rinnovabili fino all’utilizzo di materiali riciclati e ad uno studio più consapevole degli imballaggi.

L’azienda afferma che, dove possibile, le plastiche vergini vengono progressivamente sostituite con materiali riciclati o biobased, oppure eliminate tout-court dal processo produttivo.

Negli ultimi computer desktop, iMac Pro, molti componenti della tastiera, degli altoparlanti e del trackpad sono al 60% in plastica riciclata, mentre è biobased al 29% quella impiegata per produrre le ventole di raffreddamento.

Lo stesso approccio è stato seguito nella progettazione dell'ultima generazione di notebook MacBook Air e compatti Mac mini, lanciata sul mercato nei giorni scorsi: oltre ad utilizzare struttura e cover in alluminio 100% da riciclo per i portatili - e meccanismo dei tasti in parte biobased -, sono in plastica riciclata anche il coperchio inferiore e la parete del connettore dei Mac mini (60%), mentre la ventola è realizzata parzialmente con bioplastica. Nel complesso l’impronta al carbonio dei nuovi portatili Apple è inferiore del 45% rispetto a quelli messi in commercio nel 2014.

fraifoc appleIl processo di 'deplastificazione' riguarda anche l’imballaggio: nel report si legge infatti che dal 2016 al 2018 la quantità di materie plastiche contenute negli imballi è stata ridotta del 29% e per quelle rimanenti - come nel caso dei prodotti - si stanno vagliando alternative biobased o da riciclo, per esempio fibre di bamboo o bagassa, sottoprodotto della canna da zucchero.

Molto più spesso, però, la plastica viene sostituita con cartoncino rigenerato o proveniente da foreste certificate, come nel caso delle vaschette che accolgono le ultime versioni dei cellulari iPhone e tablet iPad, che hanno abbandonato la plastica a favore delle fibre di cellulosa stampate; la stessa sorte toccata all’EPS utilizzato per proteggere gli iMac durante il trasporto.

©Polimerica

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Antonio Simonelli Responsabile Commerciale AGENZIA SIMONELLI & Ideatore di EiMTech

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