Il 2017 si prospetta come un altro esercizio in crescita, il quinto consecutivo, per il costruttore di robot per stampaggio di materie plastiche Sepro. Le stime indicano infatti un incremento del giro d’affari del 20% rispetto al 2016, che toccherebbe così 125 milioni di euro, per il 90% realizzato fuori dai confini nazionali.
Ulteriore segnale della salute dell’azienda è l’assunzione negli ultimi tre anni di 160 addetti in produzione, ricerca e sviluppo, vendite e assistenza tecnica, portando il totale ad oltre 600 unità. Con la prospettiva di incrementare il personale di ulteriori 60 unità l’anno prossimo.
Partono intanto gli investimenti annunciati nei mesi scorsi: pochi giorni fa, il CEO della società francese, Jean Michel Renaudeau, ha posato la prima pietra dell’espansione dello stabilimento di La Roche-sur-Yon, dove saranno costruiti nuovi reparti produttivi per 7.000 m2 (salendo così a 20.000 m2) e il nuovo Worldwide Training Campus, che a regime sarà in grado di formare ogni anno oltre 1.500 specialisti in automazione. Terminati i lavori, la fabbrica francese sarà in grado di produrre ogni anno 5.000 robot, contro gli attuali tremila.
È anche in corso l’ampliamento dello stabilimento Sepro America di Pittsburgh, da 900 a 2.000 metri quadrati, dove entro fine anno sarà avviato l’assemblaggio dei robot di grande taglia appartenenti alle serie Strong, S7 e 7X, per presse ad iniezione con forza di chiusura a partire da 800 tonnellate, destinati ai clienti nordamericani e messicani.
Sul fronte delle partnership, Sepro ha annunciato a Fakuma un accordo con Haitianper la fornitura di robot a 3 e 5 assi destinati alle presse ad iniezione del costruttore cinese distribuite in Europa (leggi articolo).
Consolidati anche i rapporti tecnologici e commerciali con costruttori di presse e robot del calibro di Staübli, Yaskawa, Sumitomo Demag, Milacron e Billion, con Università (Carnegie Mellon University e Audencia Business School) ed enti regionali (Proxinnov).
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Antonio Simonelli