Dopo quasi sessant’anni di vita, l’associazione dei costruttori italiani di macchine e stampi per materie plastiche e gomma si appresta a cambiare nome, da Assocomaplast a Amaplast, con acronimo AMP e un logo tricolore verde, bianco e rosso, che richiama l’identità nazionale. Il via libera al rebranding è arrivato ieri dall’Assemblea dei soci, che ha confermato Alessandro Grassi alla presidenza fino al 2019.
“Il nuovo nome - ha spiegato Grassi - è più corto e più semplice da pronunciare, soprattutto per gli stranieri, pur nel rispetto dell’acronimo Associazione Macchine Plastica” “Mi rendo conto che è una scelta impegnativa - ha aggiunto -, ma l’obiettivo non è certo quello di cancellare con un colpo di spugna oltre 50 anni di storia, anzi”.
Con il rinnovamento dell’immagine, sarà lanciato un nuovo sito internet, operativo dal 12 giugno 2017 all’indirizzo www.amaplast.org.
Nel corso della parte privata dell’Assemblea sono stati eletti vice presidenti Andrea Franceschetti (Gefran), Massimo Margaglione (Gefit) e Corrado Zanga (Uniloy Milacron). In quella pubblica sono invece intervenuti il rettore della LIUC Federico Visconti e l’economista Marco Fortis, vice presidente Fondazione Edison.
Antonio Simonelli