NEWS

Il progetto EiM Tech “EASY INJECTION MOULDING” FOR INDUSTRY, CENTRO PER LO STUDIO, SVILUPPO ED OTTIMIZZAZIONE DELLE APPLICAZIONI DI INJECTION MOULDING PER IL CENTRO ITALIA, nasce e si sviluppa grazie alla collaborazione di due eccellenze nel mondo dell’ingegneria e dello stampaggio ad iniezione delle materie plastiche: l’Università Politecnica delle Marche, in particolare il Gruppo di Costruzione di Macchine del DIISM (Dip.to di Ingegneria Industriale e Scienze Matematiche), ed Arburg. Lo scopo del progetto, elaborato dall'Ing. Massimo Natalini per l'Università Politecnica delle Marche e dal Sig. Antonio Simonelli, Rappresentante della Arburg per il centro Italia, è la creazione di un centro di elevato profilo tecnologico e di innovazione che funge da supporto allo sviluppo di nuovi prodotti realizzati mediante stampaggio ad iniezione per la rete di aziende del centro Italia.

Varato il piano nazionale Industria 4.0

Incentivi fiscali per 13 miliardi di euro, con effetto leva di 4-5 volte, per recuperare terreno sui competitor europei. Arriva l’iperammortamento al 250%.

Il Governo metterà sul piatto per Industria 4.0 tredici miliardi di euro da qui al 2020, con una leva di 4-5 volte sugli investimenti privati: l’obiettivo è incrementare già l’anno prossimo di 10 miliardi di euro gli investimenti delle imprese, portandoli da 80 a 90 miliardi di euro.

“Abbiamo controllato, è il più grande piano su Industria 4.0 mai varato, ed è stato pensato per dare fiducia alle imprese: saranno gli imprenditori a decidere come e dove investire; noi metteremo la metà delle risorse, le altre le dovrete mettere voi - ha spiegato il ministro dello sviluppo economico Carlo Calenda durante la presentazione del Piano nazionale Industria 4.0 avvenuta questo pomeriggio al Museo Leonardo da Vinci di Milano. "È una sfida culturale, politica oltre che economica”.

CABINA DI REGIA. Calenda ha indicato gli elementi di novità rispetto ai precedenti programmi di politica industriale, a partire dalla Cabina di regia che coordinerà il piano: “Si riunirà periodicamente e, come in ogni azienda, la verifica sarà spietata, per cambiare ciò che non funziona”, ha aggiunto Calenda alla platea di giornalisti e imprenditori che affollava la sala.
“Con Industria 4.0 abbiamo abbandonato il metodo degli incentivi a bando, retaggio del secolo passato - ha sottolineato Calenda -. Non diremo più alle imprese come e dove investire: tutto il piano è basato su incentivi fiscali orizzontali, che possono essere attivati dalle imprese senza dover presentare domande, e senza che siano richiesti timbri o approvazioni. Non daremo più incentivi a bando per ricerca e innovazione perché portano a sprechi e non funzionano”.

 

VERSO INDUSTRIA 4.0. Il piano presentato oggi entrerà nella prossima Legge di bilancio e sarà operativo dai primi giorni del 2017, per proseguire fino al 2020, quindi con un orizzonte di medio periodo. L’obiettivo è non far perdere al nostro paese il treno verso la quarta rivoluzione industriale, cercando di recuperare il gap accumulato negli ultimi anni nei confronti di paesi come la Germania, che si è dotata di strumenti analoghi già quattro anni fa.
Gli obiettivi del Governo sono ambiziosi: vuole stimolare investimenti privati per 10 miliardi di euro (da 80 a 90 miliardi) già nel corso del prossimo anno, con un effetto leva di 4-5 volte rispetto ai fondi pubblici stanziati, oltre a 11,3 miliardi di spesa privata in Ricerca e Sviluppo fino al 2020. Ulteriori 2,6 miliardi potranno arrivare da investimenti privati in capitale di rischio.

INCENTIVI PER 13 MILIARDI. A questo scopo - ha spiegato Calenda - sono previsti incentivi fiscali orizzontali per 13 miliardi di euro, non tutti di competenza della legge di bilancio 2017, nonché misure di sostegno al venture capital, con possibilità di investimenti in compartecipazione con Cassa Depositi e Prestiti (CDP).
In dettaglio, viene confermato per tutto il 2017 il superammortamento al 140%, con un ulteriore “iperammortamento” del 250% per i beni connessi a Industria 4.0; è stato inoltre allungato il periodo di applicazione, per dare la possibilità alle imprese di fare investimenti più consistenti. Il piano prevede anche una modulazione del credito di imposta per ricerca e innovazione, che sarà di tipo incrementale e non storico. L’aliquota relativa alla spesa interna per R&D è stata portata al 50%, con un credito d’imposta massimo che sale da 5 a 20 milioni di euro. Confermati anche gli incentivi agli acquisiti di beni strumentali (Nuova Sabatini).

FORMAZIONE E COMPETENZE. Oltre agli incentivi, saranno finanziate la formazione, per creare le competenze necessarie, e la nascita di Competence Center sul territorio nazionale: i primi saranno attivati dalla Scuola Sant’Anna, dai Politecnici, dalle università venete che si sono consorziate a questo scopo, dall’Università di Bologna e dalla Federico II di Napoli; a questi si affiancheranno Digital innovation hub creati dalle imprese. Nel complesso, saranno interessati circa 200mila studenti universitari e tremila manager, mentre il numero degli iscritti agli istituti tecnici focalizzati su Industria 4.0 sarà quanto meno raddoppiato per fornire alle imprese le competenze necessarie.

RETI E INFRASTRUTTURE. Per quanto concerne le infrastrutture abilitanti, senza le quali Industria 4.0 non può decollare nel nostro paese, l’obiettivo è coprire il 100% del territorio nazionale con la banda larga (30 Mbps) entro il 2020, che sarà ultralarga (100 Mbps) in almeno un’azienda su due. Il programma è già in corso e sarà ulteriormente rafforzato.
A supporto del piano sono previsti ulteriori 900 milioni di euro per il rifinanziamento del Fondo centrale di garanzia, 1 miliardo di euro per i contratti di sviluppo per investimenti su Industria 4.0 e 100 milioni di euro sul retail digitale (Piano Made in Italy). Il Governo supporterà inoltre con1,3 miliardi di euro le misure per lo scambio salario-produttività, con un incremento degli incentivi per le imprese.

Alla presentazione del piano è intervenuto anche il Presidente del Consiglio Matteo Renzi, che ha sottolineato come l’Italia abbia di fronte un futuro straordinario, ma bisogna cambiare mentalità e tornare a pensare al nostro come ad un paese di opportunità. Il piano - ha aggiunto - funzionerà se l’Italia accetterà la sfida del cambiamento.

 Polimerica –  collegamento articolo

Polimerica     collegamento articolo

Il sole 24 ore collegamento articolo

 

Scritto da:


64x64
Lo Staff di EiMTech

Contatti:

info@eimtech.it
UNIVPM Via Brecce Bianche 12
60131 Ancona - Italia
347.4115881 (Ing. Natalini)
335.6596178 (Sig. Simonelli)