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Il progetto EiM Tech “EASY INJECTION MOULDING” FOR INDUSTRY, CENTRO PER LO STUDIO, SVILUPPO ED OTTIMIZZAZIONE DELLE APPLICAZIONI DI INJECTION MOULDING PER IL CENTRO ITALIA, nasce e si sviluppa grazie alla collaborazione di due eccellenze nel mondo dell’ingegneria e dello stampaggio ad iniezione delle materie plastiche: l’Università Politecnica delle Marche, in particolare il Gruppo di Costruzione di Macchine del DIISM (Dip.to di Ingegneria Industriale e Scienze Matematiche), ed Arburg. Lo scopo del progetto, elaborato dall'Ing. Massimo Natalini per l'Università Politecnica delle Marche e dal Sig. Antonio Simonelli, Rappresentante della Arburg per il centro Italia, è la creazione di un centro di elevato profilo tecnologico e di innovazione che funge da supporto allo sviluppo di nuovi prodotti realizzati mediante stampaggio ad iniezione per la rete di aziende del centro Italia.

Italia ai vertici nei brevetti su riciclo e bioplastiche


Secondo uno studio dell'EPO il nostro paese è al terzo posto in Europa dopo Germania e Francia, con il 3% dei brevetti a livello globale.


ricerca nestleL'Ufficio europeo dei brevetti (EPO) ha pubblicato oggi un interessante studio sui brevetti rilasciati in due settori fondamentali per la sostenibilità delle materie plastiche: riciclo e biopolimeri. In particolare, il rapporto ("Patents for tomorrow's plastics: Global innovation trends in recycling, circular design and alternative sources") analizza il numero di famiglie di brevetti internazionali (IPF), ciascuna delle quali rappresenta un'invenzione per la quale sono state depositate domande di brevetto presso due o più uffici brevetti in tutto il mondo (le cosiddette invenzioni ad alto valore).

Il quadro che emerge vede una leadership condivisa tra Europa e Stati Uniti, con il 60% dei brevetti in questi due settori, equamente suddivisa. A distanza seguono Giappone con il 18%, Cina e Corea del Sud, ognuno con il 5%.

In ambito europeo, nel periodo 2010-2019, al primo posto spicca la Germania, con l'8% dei brevetti a livello globale, seguita dalla Francia (4%) e dall'Italia (3%) a pari merito con il Regno Unito. Nel grafico seguente l'origine dei brevetti per paese e segmento (riciclo e bioplastiche).

brevetti riciclo e bioplastiche

Nel segmento del riciclo, il chimico e il biologico sono quelli che hanno generato il maggior numero di brevetti, pari a 9mila IPF nel decennio considerato, il doppio di quelli relativi al riciclo meccanico (4.500 IPF). I brevetti sulle tecniche di riciclo chimico più consolidate, come la pirolisi, hanno toccato l'apice nel 2014, mentre sono in aumento quelli sul riciclo biologico (1.500 IPF) e la depolimerizzazione (2.300 IPF).

Per quanto concerne le bioplastiche, il settore più dinamico è quello medicale, con oltre 19.000 brevetti rilasciati nel periodo 2010-19; seguono imballaggio (6.400 brevetti), cosmetica e detergenza (5.900), elettronica (4.500) e tessile (3.300).

Guardando al futuro, il report dell'EPO individua un potenziale significativo nei brevetti legati all'eco-design, ovvero all'utilizzo di plastiche alternative e manufatti in plastica più facili da riciclare, con applicazioni anche nel settore aerospaziale, costruzioni , trasporti, turbine eoliche e microelettronica. Una forte crescita nel rilascio di brevetti interessa anche i materiali capaci di autoripararsi, dove il Giappone appare in netto vantaggio.

EPO brevetti boplastiche

Scarica il Report: Patents for tomorrow’s plastics (PDF)

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