Restando in ambito marino, può essere considerato closed-loop: dalle reti da pesca abbandonate alle tavole da surf. Il progetto di riciclo è stato avviato dal gruppo chimico olandense DSM e da Starboard, produttore di articoli sportivi, con l’obiettivo di fornire un contributo alla riduzione dei rifiuti marini.
La poliammide proveniente dalle reti da pesche dismesse, raccolte nell’Oceano Indiano e Mar Arabico, viene riciclata a livello locale, per poi essere compoundata da DSM - con aggiunta di fibre vetro - e commercializzata con il marchio Akulon RePurposed. Starboard utilizza questa poliammide rigenerata per produrre componenti di tavole da surf e altri articoli per sport acquatici, venduti con il brand NetPositive!
Secondo dati forniti dall’ONU, oltre 8 milioni di tonnellate di plastica finiscono ogni anno negli oceani. Le reti da pesca abbandonate sono solo una parte del problema, anche se non marginale: alcuni studi stimano infatti in 640.000 tonnellate il volume di reti ‘fantasma’ presenti nei nostri mari.
Staff EimTech